Tra le misure principali apportate dal Decreto Rilancio spicca sicuramente l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore non solo dei titolari di partita IVA ma anche delle imprese.
I PRESUPPOSTI PER USUFRUIRE DELLE MISURE
I soggetti ammessi ai contributi a fondo perduto, per poterne usufruire non devono aver registrato ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019 e, ancora, devono detenere un fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.
L’IMPORTO DELLE EROGAZIONI
La cifra del contributo a fondo perduto viene determinata applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Le percentuali in questione sono pari a:
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta 2019;
- 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro nel periodo d’imposta 2019;
- 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019.
Un esempio per comprendere meglio le determinazioni del Decreto Rilancio Italia: un’impresa nel 2019 che ha registrato ricavi sotto i 400.000 euro, nel mese di aprile 2019 ha incassato 15.000 euro, mentre nell’aprile di quest’anno il fatturato è risultato pari a 5.000 euro. La differenza è quindi pari a 10.000 euro, somma a cui viene applicato il 20% visto che il fatturato 2019 è sotto 400.000 euro). Ciò premesso, l’impresa in esame beneficerà otterrà 2.000 euro a fondo perduto.
COME FARE
Per chiedere i contributi a fondo perduto la domanda va presentata in via telematica all’Agenzia delle Entrate, inserendo un’autocertificazione di regolarità antimafia. Dopo le verifiche del caso da parte dell’AdE, il contributo sarà erogato, nella seconda metà di giugno, mediante bonifico sul conto corrente bancario o postale del beneficiario.
CHI E’ ESCLUSO
l contributo a fondo perduto non spetta, in ogni caso:
- ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 31 marzo 2020;
- agli enti pubblici di cui all’articolo 74, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi;
- agli intermediari finanziari;
- ai contribuenti che percepiscono un’indennità per professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa prevista dall’art. 27 del Decreto Cura Italia.
ALTRI CONTRIBUTI: CENNI
Altri contributi a favore delle imprese sono l’abolizione della rata di giugno dell’IRAP (il saldo del 2019 e il primo acconto del 2020) rivolta a tutte le imprese che hanno fatturato non più di 250 milioni di euro nel 2019 nonché il rimborso delle spese d’affitto o derivanti da contratti di locazione ad uso non abitativo tramite credito d’imposta del 60%.
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Lo studio rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento occorresse.