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Il ricongiungimento familiare è un istituto previsto dall’ordinamento italiano per garantire l’unità familiare, in conformità ai principi costituzionali di tutela della famiglia e dell’uguaglianza sanciti agli articoli 3, 29, 30 e 31 della Costituzione. Tale diritto si estende non solo ai cittadini italiani ma anche agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, come stabilito dal D.lgs. 286/1998.
Lo scopo principale è permettere agli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno con validità non inferiore a un anno di mantenere o riacquistare l’unità familiare.

SOGGETTI CHE POSSONO RICHIEDERE IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

Gli stranieri residenti in Italia possono richiedere il ricongiungimento familiare se titolari di:

  • Carta di soggiorno o permesso di soggiorno valido per almeno un anno;
  • Titolo rilasciato per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo, asilo politico o protezione sussidiaria, studio, motivi religiosi o familiari.

I familiari per cui può essere richiesto il ricongiungimento, ai sensi dell’art. 29 D.lgs. 286/1998, sono:

  1. Il coniuge: non legalmente separato e di età non inferiore ai 18 anni.
  2. I figli minori: anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, a condizione che l’altro genitore abbia dato il proprio consenso.
  3. I figli maggiorenni a carico: solo se, per ragioni oggettive di salute, sono totalmente invalidi e non possono provvedere alle proprie esigenze di vita.
  4. I genitori a carico: se non hanno altri figli nel Paese di origine, oppure genitori ultrasessantacinquenni i cui figli non siano in grado di sostenerli per gravi motivi di salute debitamente documentati.

Questa elencazione è tassativa: non è ammessa alcuna estensione a familiari non previsti dalla normativa.

 

REQUISITI PER RICHIEDERE IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

Per ottenere il nulla osta al ricongiungimento familiare, il richiedente deve soddisfare i seguenti requisiti:

  1. Idoneità alloggiativa:
    Il richiedente deve disporre di un alloggio adeguato per ospitare i familiari. L’idoneità deve essere certificata dall’Ufficio Comunale competente, che verifica il rispetto dei requisiti igienico-sanitari e il numero massimo di persone che l’alloggio può ospitare.
  2. Reddito minimo annuo:
    Il reddito del richiedente deve essere derivante da fonti lecite e non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, aumentato della metà dello stesso importo per ogni familiare da ricongiungere. Per due o più figli sotto i 14 anni, il reddito minimo richiesto è pari al doppio dell’assegno sociale.
  3. Assicurazione sanitaria (per familiari over 65):
    Nel caso di genitori ultrasessantacinquenni, è richiesta un’assicurazione sanitaria o l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.

I requisiti relativi al reddito e all’alloggio non si applicano agli stranieri a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato.

 

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

Dal 17 agosto 2017, la domanda per il nulla osta al ricongiungimento familiare deve essere presentata online tramite il portale dello Sportello Unico per l’Immigrazione, corredata dalla documentazione attestante il possesso dei requisiti.
L’Ufficio Immigrazione, se necessario, può richiedere integrazioni alla documentazione. Il nulla osta deve essere rilasciato entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda.

 

DOPO IL NULLA OSTA AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

Una volta ottenuto il nulla osta, i familiari interessati possono richiedere il visto di ingresso presso l’autorità competente nel Paese di origine. Devono presentare i documenti che attestano il rapporto di parentela, matrimonio o minore età.
Dopo l’ingresso in Italia, i familiari ricongiunti devono completare entro 8 giorni la procedura di primo ingresso presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione.

 

DINIEGO DEL NULLA OSTA PER IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

Nel caso di diniego del nulla osta o del permesso di soggiorno per motivi familiari, l’interessato può proporre opposizione all’autorità giudiziaria ordinaria.

 

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Lo studio rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento occorresse.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina del Diritto dell’Immigrazione.