Quando si ha bisogno di un avvocato, una delle domande più frequenti è: “Quanto mi costerà?”. La risposta non è semplice, poiché i compensi degli avvocati variano in base a numerosi fattori: tipo di prestazione, complessità della causa, valore della controversia, durata del procedimento, tariffario professionale e, in alcuni casi, anche la notorietà e l’esperienza del professionista. Di seguito analizzeremo quanto costa un avvocato in Italia, come funzionano i parametri forensi, quali sono le diverse modalità di pagamento, e daremo consigli utili per affrontare un rapporto trasparente e sereno con il proprio legale.
REGOLE GENERALI: COMPENSO LIBERO MA PARAMETRATO
Dopo la liberalizzazione delle tariffe professionali (Legge 27/2012), gli avvocati non sono più vincolati a tariffe fisse. Tuttavia, il legislatore ha previsto dei riferimenti utili per calcolare i compensi minimi e massimi: si tratta dei cosiddetti parametri forensi, aggiornati periodicamente con decreto ministeriale (da ultimo, DM 147/2022). Il compenso può essere determinato:
- a vacazione (per tempo effettivamente impiegato),
- a forfait (per singola attività),
- in percentuale rispetto al valore della causa,
- oppure in forma mista.
In ogni caso, il compenso deve essere pattuito per iscritto, preferibilmente all’inizio del rapporto, tramite un accordo scritto trasparente che indichi criteri, voci di spesa e modalità di pagamento.
PARAMETRI FORENSI: COME SI CALCOLA IL COMPENSO
I parametri forensi si applicano:
- in mancanza di accordo scritto,
- nei casi di liquidazione giudiziale da parte del giudice,
- o per valutare la congruità del compenso in sede di controllo da parte dell’Ordine.
Essi prevedono una suddivisione in fasi del procedimento:
- Fase di studio della controversia
- Fase introduttiva del giudizio
- Fase istruttoria
- Fase decisoria
A ogni fase è associato un compenso che varia in base a:
- Valore della causa (es. sotto i 5.000 €, tra 5.000 e 25.000 €, ecc.),
- Tipo di processo (civile, penale, amministrativo, ecc.),
- Giurisdizione e grado di giudizio (tribunale, appello, Cassazione).
ESEMPIO (PROCESSO CIVILE DI VALORE 10.000 €):
Fase | Compenso base (valore indicativo) |
---|---|
Studio | 500 € – 800 € |
Introduzione | 600 € – 1.000 € |
Istruttoria | 700 € – 1.200 € |
Decisione | 800 € – 1.400 € |
Totale | 2.600 € – 4.400 € + IVA e CPA |
COSTI AGGIUNTIVI OLTRE AL COMPENSO DELL’AVVOCATO
Oltre al compenso dell’avvocato, è importante considerare anche:
SPESE VIVE:
- Contributo unificato (tributo obbligatorio per le cause civili e amministrative)
- Marche da bollo
- Diritti di cancelleria
- Spese di notifica, copie, visure, ecc.
SPESE GENERALI FORFETTARIE (15% DEL COMPENSO)
Previsto dai parametri forensi per coprire i costi generali (telefono, cancelleria, gestione studio).
IVA (22%)
Applicata sul totale del compenso e delle spese generali.
CPA (CASSA PREVIDENZA AVVOCATI 4%)
Contributo previdenziale obbligatorio che l’avvocato addebita al cliente.
QUANTO COSTA UN CONSULENZA LEGALE?
Una consulenza legale ha costi inferiori rispetto a un intero giudizio. Anche in questo caso il prezzo varia in base a:
- complessità della questione,
- durata del colloquio,
- specializzazione del professionista.
INDICAZIONI DI MASSIMA
Tipo di consulenza | Prezzo indicativo |
---|---|
Consulenza orale breve (30 min) | 50 € – 100 € |
Consulenza approfondita (60 min) | 100 € – 250 € |
Parere scritto | 200 € – 500 € |
NB: Molti studi legali offrono un primo colloquio esplorativo a prezzo ridotto, ma non è obbligatorio.
QUANTO COSTA UNA CAUSA?
Il costo di una causa varia enormemente in base a:
- valore della controversia,
- durata del processo (mesi o anni),
- numero di udienze e attività istruttorie,
- grado di giudizio (primo grado, appello, cassazione),
- eventuale soccombenza (se si perde la causa si possono pagare anche le spese della controparte).
ALCUNI ESEMPI INDICATIVI
Tipo di causa | Prezzo medio stimato |
---|---|
Sfratto per morosità | 800 € – 1.500 € |
Separazione consensuale | 1.000 € – 2.000 € |
Divorzio giudiziale | 2.500 € – 5.000 € |
Recupero crediti | 800 € – 2.500 € |
Impugnazione testamento | 3.000 € – 10.000 € |
MODALITÀ DI PAGAMENTO E AGEVOLAZIONI
Gli avvocati possono proporre diverse forme di pagamento, tra cui:
- compenso fisso,
- compenso a percentuale (es. per risarcimenti o eredità),
- rateizzazione mensile o trimestrale,
In casi di difficoltà economica, è possibile accedere al patrocinio a spese dello Stato, se si hanno determinati requisiti reddituali (reddito annuo inferiore a circa € 12.838,01 – aggiornato periodicamente).
COME EVITARE SORPRESE: CONSIGLI PER IL CLIENTE
- Chiedi sempre un preventivo scritto: dettagliato e trasparente.
- Firma un accordo sul compenso: l’avvocato è tenuto a proporlo ex lege.
- Informati su IVA e CPA: spesso non sono incluse nel prezzo iniziale.
- Valuta l’esperienza e la trasparenza, non solo il prezzo più basso.
- Pretendi rendicontazioni periodiche in caso di incarichi lunghi.
QUANTO COSTA UN AVVOCATO?
Il costo di un avvocato dipende da molte variabili, ma con informazioni chiare e corrette è possibile evitare equivoci e instaurare un rapporto professionale sano e trasparente. Il diritto alla difesa e alla consulenza legale è fondamentale, e il giusto compenso è parte integrante della qualità del servizio.
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Foto Agenzia Liverani